Federico Melchiorri e la sua storia d’amore (e di vita) per il calcio

“C’è un solo tipo di successo: quello di fare della propria vita ciò che si desidera”

Henry David Thoreau

 

Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo dovuto cercare una nuova strada oltre quella che il destino ci stava obbligando a percorrere. C’è chi lotta e non si lascia indietro ciò che stava inseguendo prima di smarrirsi, e sceglie di utilizzare i propri sogni come bussola per ritrovare il giusto cammino, quello che giunge verso la nuova libertà di vivere. Lo sa bene Federico Melchiorri: non è facile vedere per un momento sfumare le tue ambizioni, specialmente se hai 23 anni, una fiorente carriera e un ostacolo chiamato cavernoma venoso si contrappone tra te e i tuoi desideri:  la vita, però, non aveva ancora fatto i conti con il suo carattere deciso ed energico, e oggi non c’è tempo da sprecare per parlare di quell’infelice capitolo. L’attaccante ventinovenne del Cagliari sta riempiendo il libro della sua vita di imprese e ricordi piacevoli. Diamo spazio alla sua felicità.

Nativo di Treia, cittadina di circa diecimila abitanti in provincia di Macerata, prende parte al settore giovanile del Tolentino e neanche diciottenne, nel 2004, esordisce in prima squadra. Approda poi nel vivaio del Siena, e gli viene data l’occasione di assaporare anche la massima serie, nel 2006.  Tolentino, Valleverde Riccione, Siena, Giulianova, Sambenedettese, Poggibonsi, Maceratese, Padova e Pescara le squadre in cui ha militato prima di indossare la maglia del Cagliari. Inaspettatamente, le stagioni più prolifiche sono quelle successive allo stop che gli era stato imposto dalla malattia. Melchiorri vuole arrivare alla meta sapendo di aver guadagnato con il proprio sacrificio ogni singolo giorno di felicità: decide così, con estrema umiltà, di ripartire indossando nuovamente la maglia del Tolentino, militante in Eccellenza. In due stagioni (2010/2011 e 2011/2012) sigla ben 35 reti in 54 presenze. Ed è solo l’inizio: la stagione successiva, quella del 2012/2013, veste la maglia della Maceratese, squadra della sua città, neopromossa in Serie D, e mette a segno 22 gol in 30 presenze in Campionato. L’attaccante è determinato, e il suo sogno sta nuovamente prendendo forma, stavolta in modo ancora più concreto.

Dopo la maglia biancorossa della squadra della sua città, lo aspettano gli stessi colori, ma nella serie cadetta: il Padova lo accoglie nella stagione 2013/2014, ma l’avventura nella provincia veneta dura solamente il tempo di una Campionato, con un bilancio finale di 31 presenze e 6 reti. La Serie B non si lascia scappare di certo un giocatore del suo calibro, capace di crescere, migliorarsi e soprattutto determinato a volersi riprendere la scena: il Pescara lo tessera per la stagione 2014/2015 e Melchiorri disputa una delle stagioni migliori della sua carriera. Determinazione, talento e grande spirito di sacrificio incorniciano l’anno calcistico nella squadra abruzzese, non solo per i numeri (14 gol in 38 partite), ma anche per le prestazioni. Un soffio l’ha diviso dalla promozione in Serie A con i Delfini, questione di pochi centimetri, e ora probabilmente staremo parlando di un’altra storia… Ma quel suo tiro ha incontrato la traversa, e ora è l’attaccante che fa la differenza con la nostra maglia: velocità, capacità di dribbling, presente anche in difesa, imprendibile nelle ripartenze. Un attaccante dalle mille doti.

All’attivo ci sono già 7 reti e 21 presenze, un bilancio un po’ bugiardo se teniamo conto del generoso contributo che l’attaccante marchigiano ha sino ad ora dato ogni volta che è sceso in campo. L’attaccante rossoblu è tornato in carreggiata dopo la squalifica di due turni rimediata per aver lasciato la panchina per difendere Tello dall’attacco degli avversari dopo l’esultanza per il gol contro la Salernitana e può continuare a dimostrare a tutti di che pasta è fatto: stupisce sempre, in modo positivo, la sua grande capacità di migliorarsi partita dopo partita e il suo altruismo. Si potrebbe definire senza troppi giri di parole un calciatore d’altri tempi.

Federico Melchiorri con il suo smagliante sorriso e quel viso da bravo ragazzo, ha conquistato proprio tutti. Quando si è disposti a ripartire dal basso pur di raggiungere il tuo sogno e ci metti tutta la forza d’animo che hai, allora vuol dire che ami ciò che fai e che meriti di arrivare dove desideri. Chissà, forse il Cagliari era nel suo destino, forse è solamente un’avventura passeggera, ma in entrambi i casi quel ragazzo dal sorriso buono, dal grande spirito di sacrificio e dalla fine tecnica, è entrato nel cuore di noi tifosi, e noi gli auguriamo di vivere il sogno della Serie A, magari con la nostra maglia indosso…

Pubblicato da corinneerbi

Nata a Torino nel 1991, dal 2005 sono una tifosa del Cagliari, e da allora amo andare allo Stadio per seguire la mia squadra. Ho deciso di intrecciare la mia passione per il Cagliari e quella innata per la scrittura ed ecco il risultato! Per me è davvero un traguardo importante, se penso che fino a qualche tempo fa avevo smarrito l'ispirazione: il Cagliari mi ha aiutata a ritrovare me stessa, e l'ha fatto nel migliore dei modi possibili!