Rispettate il Cagliari e i suoi tifosi

Si fa presto a dire tifosi. Ci sono quelli che lo diventano quando i tempi sono buoni e quelli che rimangono fedeli anche quando non c’è più nulla di cui gioire. Così come ci sono tifosi occasionali, ci sono anche giocatori che possono essere definiti “occasionali”, ovvero quelli che giocano a Cagliari ora, ma sanno già che la nostra maglia serve solamente per farsi un nome. Sapete qual è la cosa che più mi fa ridere? Pensare che i personaggi che appartengono a questa particolare specie di calciatori si credono delle prime donne, intoccabili, solamente perché la Nazionale li degna di uno sguardo, solamente perché tanto sono giovani quindi se non daranno il massimo qui a Cagliari lo faranno da altre parti, magari a livelli più alti. Risparmiano le energie per esplodere, secondo loro, con altre maglie, in altre città. Sapete una cosa? Valete ancora meno del meno che valete in campo, perché di certo non è un ragionamento da professionista questo, perché dovreste almeno avere la dignità di giocare in modo meritevole per il solo rispetto della maglia che vestite ora, anche se non è e non sarà mai quella del vostro cuore.

E sapete un’altra cosa? Vale di più un giocatore che non ha più le forze di un ragazzino ma che fin quando le ha avute ha rispettato la propria professione e i colori che doveva difendere. Ha più dignità un calciatore che ha fatto il suo tempo, ma che quando è necessario trova in chissà quale parte del suo cuore la forza e l’orgoglio per lottare fino all’ultimo secondo e raggiungere un risultato utile per la propria squadra, nonostante l’età e i limiti fisici che purtroppo essa impone.

Rivoglio un Conti in campo, un Cossu, un Pisano e un Sau che ci credono e che non si fanno contagiare dalla rassegnazione/menefreghismo che infondono coloro i quali sono solamente di passaggio. Rivoglio un’identità per la mia squadra, perché non sia solamente considerata una provinciale, ma una squadra con un cuore grande, e con i grandi valori trasmessi dalla storia che è già stata scritta e che volge lo sguardo verso quella futura. Rivoglio il Cagliari che lotta come se fosse una questione di vita o di morte, anche se pare esserlo solo in senso strettamente calcistico. Invece no, perché bisogna tenere vivo il Cagliari anche per un intero popolo che in passato ha vissuto il più grande successo ottenuto dalla propria squadra del cuore come una vittoria sociale, un’affermazione che non può essere lasciata morire così, in mano a persone che non ne hanno compreso l’importanza.

C’E’ BISOGNO DI UNA RIVOLUZIONE, e non importa se sarà in A o in B o, peggio, in altre serie: l’esigenza è forte e parla di carattere, di dignità, di rispetto. Se non avete a cuore i nostri colori, almeno finché li indossate siate delle persone degne del ruolo che rivestite, sia perché di certo non trasudate amore per la maglia, ma a questo punto avete dato conferma del fatto che dopo l’uscita di scena dei nostri ultimi giocatori-bandiera non sarà facile trovarne altri, sia perché sinceramente credo che nessuna squadra “grande”, di quelle che vi sognate di notte e vi fanno svegliare sicuri di voi stessi e del “bel” lavoro che state facendo, sia interessata a dei giovani SVOGLIATI che non hanno manco la forza per correre e giocarsela fino all’ultimo minuto ora che hanno venti anni, figuriamoci dopo. Ovviamente rispetto chi non vuole diventare grande nel e per il Cagliari, ma di certo non sopporto chi nella nostra squadra gioca senza nemmeno portare rispetto ai nostri colori e a noi tifosi.

Non c’è bisogno di un bomber o del perfetto giocatore in ogni reparto, c’è bisogno di gente che crede in questa realtà, di giocatori che siano prima di tutto PERSONE con un senso del dovere innato, di gente che non approfitta della bontà dei propri tifosi per fare la bella vita e far finta che in campo c’erano il proprio sosia. Spazio a chi davvero ci tiene, spazio ai NOSTRI giovani, al posto di mandarli a fare le ossa chissà dove e farli tornare quando è troppo tardi.

SPAZIO AD UNA VERA E GENUINA IDEA IDENTITARIA, lontano da chi la nostra maglia la usa solamente per proteggersi dalle onde in attesa della giusta scialuppa, senza fare il minimo sforzo, ma solamente facendo presenza in attesa del florido futuro che, forse, li attende.
Spazio a chi conosce il vero significato di calciatore PROFESSIONISTA, e a chi ci ha sempre messo il cuore, e fino all’ultimo respiro è lieto di farlo.

Pubblicato da corinneerbi

Nata a Torino nel 1991, dal 2005 sono una tifosa del Cagliari, e da allora amo andare allo Stadio per seguire la mia squadra. Ho deciso di intrecciare la mia passione per il Cagliari e quella innata per la scrittura ed ecco il risultato! Per me è davvero un traguardo importante, se penso che fino a qualche tempo fa avevo smarrito l'ispirazione: il Cagliari mi ha aiutata a ritrovare me stessa, e l'ha fatto nel migliore dei modi possibili!