Il Cagliari e la sua Maglia, prima di tutto!

conti-cossuNon ditemi che credete a tutte le notizie che vengono divulgate da giornali e programmi sportivi, soprattutto se si tratta di quelli che sono dichiaratamente di parte alle “big”, cioè tutti. Il periodo estivo, sicuramente in modo più marcato rispetto a quello invernale in cui vige il mercato di riparazione, è caratterizzato da notizie bufala, accostamenti inverosimili e false speranze. Diciamocela tutta, il mercato estivo serve anche per fantasticare un po’ a volte, ma soprattutto è una potente arma contro il Cagliari, da sempre trattato come se fosse la piazza prediletta per le partenze importanti: anche quest’anno si parla molto dei trasferimenti dei giocatori più importanti della squadra RossoBlu, di quelli che durante il Campionato fanno penare le “grandi” e vengono anche duramente denigrati dai tifosi colpiti e poi, di colpo, diventano i giocatori che vengono tanto desiderati. Il calciomercato è un buffo incontro-scontro di vincenti prospettive e marcati malumori, è un insieme di ipotesi che diventano notizie ufficiali senza però avere fondamento, voci che finiscono per trasformarsi in consistenti dubbi contornati dalla paura di perdere tizio e caio, che ovviamente vengono poi tartassati di messaggi, di quelli di solidarietà o peggio di quelli che rivendicano rispetto per la propria maglia.

Da sempre il Calciomercato alimenta sentimenti contrastanti, ma la chiave sta nel credere solamente ai comunicati ufficiali: in questo modo si evitano “choc”, per lo meno si sfugge alla delusione prima del previsto, in alcuni casi. Questo per chi crede che tutti i giocatori siano nati per vestire una maglia e basta: il discorso è infatti diverso per chi la pensa come me, cioè per chi si è rassegnato nel pensare che sono “tutti utili e nessuno indispensabile”, salvo ovviamente alcuni casi particolari.

Mi chiedo, perché dannarsi l’anima per un giocatore che segue la notorietà e non l’orgoglio di rappresentare la Nostra Terra, perché supplicare di rimanere a vita una persona che nella propria esistenza ha ambizioni e desideri diversi? Sia chiaro, non voglio colpevolizzare nessun giocatore per le scelte che farà, ma mi sembra ragionevole rispettare le idee dei protagonisti, d’altronde è un dato ormai riscontrato negli anni quello legato al “flop” a cui si va incontro quando si sceglie di abbandonare il Cagliari, e questo perché? Perché pochi hanno capito che non conta solo la fama per diventare un Grande, vale anche l’ambiente in cui ti trovi, la tranquillità, le pressioni o le concessioni. A Cagliari puoi seriamente diventare un idolo rispettato e voluto bene da tutti, nelle altre squadre sei solo un numero che corre verso la porta e che quando cade perde tutto il suo valore. Sono rimasta sconcertata quando ho assistito a ragionamenti simili anche tra noi tifosi RossoBlu, ma come ho detto prima bisogna rispettare le idee di tutti, e io intendo farlo.

Ora, cerchiamo di tornare lucidi e godiamoci l’estate, pensando che in effetti i giocatori vanno e vengono e il pericolo più grande per il Cagliari non è perdere un centrocampista o un difensore o un attaccante, il nodo più grande è quello legato allo Stadio, e la casa della nostra squadra è di gran lunga più importante di un passeggero temporaneo sul treno delle emozioni RossoBlu.

Pubblicato da corinneerbi

Nata a Torino nel 1991, dal 2005 sono una tifosa del Cagliari, e da allora amo andare allo Stadio per seguire la mia squadra. Ho deciso di intrecciare la mia passione per il Cagliari e quella innata per la scrittura ed ecco il risultato! Per me è davvero un traguardo importante, se penso che fino a qualche tempo fa avevo smarrito l'ispirazione: il Cagliari mi ha aiutata a ritrovare me stessa, e l'ha fatto nel migliore dei modi possibili!