Nicolò Barella e quella grinta da Capitan futuro

Mi innamorai del Cagliari perché era nel mio destino, ne sono certa. Sono altrettanto convinta del fatto che la forte passione per il rossoblu sia stata alimentata dal vedere quanto sentimento sprigionavano in particolare alcuni giocatori, quelli meglio conosciuti come “bandiere”.
Daniele Conti, Diego Lopez, Alessandro Agostini, Andrea Cossu, David Suazo, Francesco Pisano: vedere giocarli con quel piglio risoluto mosso dall’amore per il Cagliari mi ha fatto innamorare ancora di più di questi splendidi colori, facendomi sentire parte di una famiglia, prima che tifosa di una squadra dal grande valore affettivo per l’isola intera e per i suoi figli sparsi per il Mondo.

Ripensare a quanto mi sono emozionata grazie ai giocatori simbolo del Cagliari, mi fa pensare inevitabilmente a lui, Nicolò Barella. A ventuno anni ancora da compiere, ha già dimostrato di non avere nulla da invidiare ai veterani del calcio: con le sue doti tecniche e la sua spiccata visione di gioco, il talentuoso giovane rossoblu ha già fatto innamorare molti tifosi rossoblu (e non solo).

Nicolò Barella con Gigi Riva

La carriera
Nato a Cagliari nel febbraio 1997 e cresciuto, calcisticamente parlando, nella Scuola Calcio Gigi Riva, Nicolò dimostra da subito di avere stoffa da vendere e la giusta indole per spiccare tra i tanti giovani che inseguono il suo stesso sogno.

Dalla scuola calcio di Rombo di Tuono, suo idolo, approda alle giovanili del Cagliari, dove continua a crescere: non aveva ancora compiuto diciotto anni quando, nel gennaio 2015, arriva l’esordio in prima squadra nella gara di Coppa Italia contro il Parma e solo quattro mesi dopo è il momento della prima in Campionato con la maglia del Cagliari, sempre contro i ducali.

Nel gennaio 2016 il passaggio al Como, nella stagione in cui il Cagliari disputa il Campionato di Serie B: in tanti hanno storto il naso per questa decisione, ma al suo ritorno è evidente che l’esperienza lontano da casa non ha fatto altro che contribuire alla sua crescita, personale e calcistica.

Torna in rossoblu nel giugno 2016 e si aggiudica un posto da titolare nella squadra di Massimo Rastelli.
Durante la gara contro la SPAL (Rivedi il gol!), disputata nel settembre di quest’anno, arriva finalmente per Barella il primo gol in Serie A e poco più di un mese dopo sigla la seconda rete con la maglia del Cagliari durante un’azione in contropiede contro il Torino.

Da non sottovalutare anche il suo curriculum “azzurro, con le convocazioni in tutte le Nazionali Under, a partire dall’Under 15 fino all’Under 21. Nel 2017 arriva anche la chiamata in Nazionale maggiore dell’ormai ex C.T. Gian Piero Ventura che però decide di non schierarlo mai. Non sarebbe forse servita agli azzurri un po’ della sua grinta?

(Getty Images)

Un giocatore completo, con il rossoblu nel cuore
Oltre alle capacità tecniche, impressionanti per un giocatore della sua età, gli elementi che lo contraddistinguono sono l’inesauribile corsa, l’energia, la passione con cui vive i 90 minuti, l’aggressività con cui lotta su ogni pallone, il tutto condito dall’amore per il Cagliari: come si può non pensare che Barella possa diventare, un domani, un leader rossoblu?
La sua carica ricorda tanto quella di Capitan Conti, quella capacità di tener la palla attaccata al piede riuscendo a superare più di un avversario fa pensare ad Andrea Cossu, il grande attaccamento alla maglia della sua città rievoca le grandi battaglie condotte dalle bandiere rossoblu…

Il mio sogno ricorrente è rivedere un Cagliari con un’anima, una squadra che lotta unita in ogni circostanza, guidata da chi ha ben chiaro quanto il Cagliari e la sua storia valgano per i suoi tifosi.
Io credo che non sia soltanto un miraggio e che costruire il futuro del Cagliari partendo da chi ha dentro di sé un reale sentimento per i nostri colori, sia il modo giusto per donare nuovamente a questa squadra lo spirito che la rende speciale.

L’approdo in panchina di Diego Lopez, coadiuvato da Alessandro Agostini e Michele Fini, sono soltanto il primo importante passo verso la realizzazione di questo mio desiderio. La permanenza di Nicolò Barella in rossoblu potrebbe essere il secondo…

 

(Le immagini contenute nel presente articolo sono state estratte da Internet e appartengono ai legittimi proprietari.)

Pubblicato da corinneerbi

Nata a Torino nel 1991, dal 2005 sono una tifosa del Cagliari, e da allora amo andare allo Stadio per seguire la mia squadra. Ho deciso di intrecciare la mia passione per il Cagliari e quella innata per la scrittura ed ecco il risultato! Per me è davvero un traguardo importante, se penso che fino a qualche tempo fa avevo smarrito l'ispirazione: il Cagliari mi ha aiutata a ritrovare me stessa, e l'ha fatto nel migliore dei modi possibili!